L’affermazione nella cultura contemporanea dei nuovi significati di corporeità, di movimento e di sport, si manifesta sul piano personale e sociale, come esigenza e sempre crescente richiesta di attività motoria e pratica sportiva.
Il corpo è una importante struttura che pulsa e si muove; il movimento è la condizione primaria perché questo funzioni e sia efficiente, non solo andando a soddisfare il mantenimento e lo sviluppo fisico, ma anche alimentando e potenziando gli altri aspetti della personalità.
Svolgere attività motoria finalizzata, significa servirsi di un linguaggio specifico che dia la possibilità a ciascuno di esprimere ciò che ha dentro, di realizzare i propri intenti comunicativi e di interagire con gli altri.
Praticare attività motoria significa iniziare fin da piccoli, considerandola non come specializzazione precoce, ma come “possibilità giocosa di misurare l’efficienza della propria corporeità”, occasione di socializzazione, momento in cui il singolo bambino realizza l’interazione nel gruppo ed apprezza il contributo degli altri per esprimere compiutamente le sue potenzialità.
L’educazione motoria indica, appunto, tutto ciò che nel motorio ha la capacità di educare l’aspetto somato-organico del comportamento volontario, per arricchire le esperienze motorie. Essa ha come compito, pertanto, quello di: